Teoria e modelli neurobiolologici

Un aiuto o un impedimento nell’incontro clinico?

Autori

  • Robert Lewis

DOI:

https://doi.org/10.30820/0743-4804-2012-22-109

Parole chiave:

neurobiologia, relazionale, rispecchiamento, intuitive, paradigma

Abstract

Questo scritto esamina la rilevanza clinica delle recenti scoperte neuroscentifiche per la prassi dell’analisi bioenergetica. Giungo alla conclusione che la base corporea non verbale del nostro approccio è confermata dal quadro del dialogo tra i cervelli destri del care-giver e del bambino che incide sulla nostra esperienza di attaccamento nel sistema limbico destro in quanto modello di relazione. Ma concludo anche che, per molti di noi, i dati neurobiologici non sono di aiuto per essere presenti in tempo reale nell’incontro clinico con i nostri pazienti. Due vignette cliniche illustrano quanto già affermato e la perdurante rilevanza del nostro modello reichiano/loweniano di base dei nostri pazienti che possiamo considerare amebe con miliardi di cellule.

Biografia autore

Robert Lewis

Robert Lewis, M.D., in private practice in New York, is a senior trainer on the IIBA faculty, and a member of the clinical faculty of the NYU/Mount Sinai Medical Center. His elucidation of Cephalic Shock and way of working with the head, voice, and diaphragmatic connections to the pelvis, are beyond words. He leads workshops in Europe and the Americas, and residential intensives on Long Island, New York.
109-126 36108

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Come citare

Lewis, R. (2022). Teoria e modelli neurobiolologici: Un aiuto o un impedimento nell’incontro clinico?. Bioenergetic Analysis, 22(1), 109–126. https://doi.org/10.30820/0743-4804-2012-22-109

Fascicolo

Sezione

Articles